Federlegno Arredo a Treviso per FLA Incontra

FLA Incontra prosegue il suo percorso al fianco delle imprese venete

 

Si è tenuto il 12 settembre a Treviso, all’interno di Palazzo Giacomelli, l’incontro tra FLA e le sezioni LegnoArredo di Confindustria Veneto e Assindustria Venetocentro. Al centro dell’appuntamento la forza di questo settore, che nonostante un quadro di stagnazione dell’economia interna resta vitale continua a crescere, con un fatturato di 42,3 miliardi di euro, e che rappresenta il 15,4% delle imprese e 8,6% degli addetti a livello nazionale.

E in questo contesto, il Veneto occupa una posizione di primo piano, con il 9% degli addetti di tutto il comparto, il 15% delle imprese e un fatturato totale pari a circa 6,8 miliardi di euro. Numeri che testimoniano il grande valore di questo territorio, della sua cultura manifatturiera e pragmatica. Come già si è potuto osservare anche nel caso della tempesta Vaia che un anno fa ha distrutto intere aree boschive abbattendo oltre 8,5 milioni di metri cubi di alberi. Le imprese venete hanno reagito lavorando per ridurre i danni e tornare a lavorare. FederlegnoArredo è al loro fianco affinché non cali l’impegno delle istituzioni per far sì che comuni, imprenditori e lavoratori tornino a rivivere la bellezza e la ricchezza della propria terra.

«In questi due anni di incontri sul territorio – spiega Emanuele OrsiniFederlegnoArredo ha messo al centro il dialogo e l’ascolto con le nostre imprese, unendo le forze e facendo “sistema” con le rappresentanze territoriali. Siamo convinti, infatti, che unire il lavoro delle associazioni di categoria e territoriali sia il modo migliore per essere vicini alle nostre aziende e, soprattutto, sia la vera forza del nostro sistema associativo a ogni livello, territoriale, nazionale e di categoria. Abbiamo dato sostanza all’essere parte di una grande famiglia di imprese qual è Confindustria, nella convinzione che rappresentare gli interessi di tutti gli associati, voglia dire prima di tutto collaborare, coinvolgere, ascoltare e confrontarsi. Solo così le competenze e le esperienze di tutti noi possono essere messe a servizio delle nostre imprese, dei lavoratori e delle comunità.»